L’indispensabile utilità delle funzioni ricoperte dai tendini nel corpo umano obbligano un continuo controllo dell’efficienza degli stessi. Questa loro natura e la loro indispensabilità rendono questo tessuto come uno di più esposti a problemi legati ad infiammazioni o sviluppo di formazioni come cisti o rigonfiamenti.
Una delle condizioni patologiche più difficili per la membrana sinoviale, quella parte del tendine che va a proteggere il tendine stesso e che ne garantisce un’adeguata lubrificazione attraverso l’emissione del liquido sinoviale, è quella legata all’infiammazione o alla presenza di una lesione della stessa che può portare a problemi di tenosinovite.
La tenosinovite è una condizione di infiammazione della guaina tendinea e può essere conseguenza di un’infiammazione della guaina stessa così come di un problema di natura ossea o del tessuto muscolare che la circonda. Quest’ultima, negli ultimi anni, è stata studiata in maniera molto approfondita e viene denominata come Sindrome di Quervain.
Non è una condizione patologica normale se non per un certo tipo di individui che utilizzano le mani per mestiere o per sportivi e musicisti. Si tratta di una problematica che può nascere per via di lesioni, di strappi di entità più o meno gravi, della condizione legata al mantenimento di una posizione prolungata e faticosa da mantenere, oppure può derivare dallo svolgimento di attività di natura ripetitiva.
Esistono una serie di condizioni che guidano allo sviluppo di tenosinovite a dispetto dei fattori elencati in precedenza. Questo tipo di condizioni possono essere alcune forme di diabete, la sclerodermia, la gotta, l’artrite reattiva, l’artrite reumatoide e la gonorrea.
Quali trattamenti per curare la tenosinovite?
L’unica condizione per il trattamento di un problema come la tenosinovite è legata alla possibilità di poter ridurre l’accumulo di liquido versato con conseguente ridimensionamento del dolore. Questo tipo di intervento va eseguito attraverso l’utilizzo di un procedimento in più fasi che possono risultare piuttosto utili alla cura sia in modalità singola, ovvero applicando una sola pratica come trattamento, sia come parte di un percorso utile ad un più completo intervento risolutore.
Il sistema principale per intervenire in maniera efficace sulla tenosinovite è quello di agevolare il bloccaggio della zona interessata attraverso l’utilizzo di strumentazione ortopedica, che fermi in maniera salda la zona dell’articolazione e che agevoli lo sfruttamento minimo dell’articolazione nelle attività quotidiane. Questo tipo di intervento, poi, va combinato con l’utilizzo di farmaci specifici, come i FANS, per intervenire direttamente sul gonfiore e sull’origine dell’infiammazione.
Ovviamente, l’utilizzo di farmaci specifici per trattare la tenosinovite è legato alla natura della problematica. Quando la tenosinovite è legata ad un’infezione, bisogna intervenire, sotto l’aspetto farmacologico, tramite l’utilizzo di antibiotici, mentre se questa è legata ad una delle patologie elencate in precedenza va agevolato l’utilizzo di farmaci specifici per ogni singola patologia.
Tra le tecniche che possono consentire di evitare l’uso di farmaci o che possono garantire una più veloce guarigione rispetto all’infiammazione vanno considerati alcune specifiche metodiche come l’utilizzo di ultrasuoni o di strumenti per l’elettrostimolazione nervosa. Una volta superato il periodo di difficoltà iniziale e valutata la guarigione della zona trattata è utile, sempre secondo le indicazioni del proprio medico, valutare l’utilizzo di fisioterapia e di un periodo di recupero delle piene attività fisiche interrotte per le problematiche legate alla tenosinovite.