Spalla lussata: quanto tempo occorre per riprendere l’attività fisica?

La spalla lussata è solo una delle conseguenze legate alla delicatezza dei tessuti di questo distretto corporeo.

Questa viene a presentarsi quando vengono a mancare condizioni di elasticità adeguata tra le strutture che sostengono l’omero all’interno del glenoide. La causa primaria di questo tipo di problema è la fuoriuscita dell’osso dalla sua sede naturale.

Si tratta, naturalmente, di uno problema di tipo traumatico. Questo tipo di evento, infatti, tende a presentarsi con maggiore costanza in persone che svolgono attività fisica e lavori piuttosto pesanti.

Questo problema è maggiormente riscontrato nel caso in cui si verifichi un impatto violento tra spalla e altra superficie. Quando si cade in maniera errata dopo uno stacco di testa durante una partita di calcio, ad esempio.

Il sintomo che immediatamente aiuta a comprendere l’entità di un infortunio è la sensazione di dolore che si avverte.

A questa fa seguito, in caso di infortuni particolarmente gravi, la presenza di irregolarità anatomiche a livello della spalla. Come diretta conseguenza di questo tipo di infortunio inoltre si può riscontrare l’impossibilità nei movimenti, anche quelli meno impegnativi.

 

Quanto tempo serve per recuperare da una spalla lussata?

La lussazione alla spalla va valutata con velocità al più vicino pronto soccorso. Sotto la guida di personale esperto, si può procedere a una precoce sistemazione dell’osso nella sua sede naturale, se questo non è riuscito a rientrare naturalmente e immediatamente dopo l’impatto.

Ma è sempre al pronto soccorso che si procede a valutare la reale entità dell’infortunio. Qui si passa ad analizzare lo stato di salute dei tessuto della spalla. È un aspetto importante relativamente alla spalla lussata, perché in questo modo sarà possibile stabilire se sono presenti condizioni che richiedono un intervento chirurgico o meno.

I tempi di recupero vengono poi valutati in base alla necessità di immobilizzare l’arto o meno. Su questo si applica un tutore per il mantenimento dell’immobilità del braccio, fondamentale per il riassorbimento dell’infortunio. Il tutore deve essere indossato per un periodo variabile tra le 2 e le 4 settimane.

La spalla lussata, per consentire un recupero completo e non permettere a questa di subire eventi in recidività, deve poi essere sottoposta a un periodo di riabilitazione. Una spalla lussata può portare a spiacevoli eventi futuri per via dell’indebolimento dei tessuti. Ecco perché è indispensabile sviluppare un percorso riabilitativo preciso della durata di circa 3 mesi.

Le tempistiche per il recupero sono generalmente regolari ma è indispensabile un consulto periodico con un fisioterapista specializzato per la valutazione dei progressi dei tessuti coinvolti.