Nella vita di una donna esistono alcuni momenti fondamentali che dovrebbero essere sempre condivisi con le valutazioni di un esperto nell’ambito della salute.
Uno di questi momenti è quello relativo agli esami per il controllo dello stato di salute del proprio corpo, specialmente per quel che riguarda le problematiche relative allo sviluppo di patologie impegnative come i tumori.
Le donne, in determinati distretti corporei, infatti, sono tendenzialmente inclini a sviluppare patologie di natura piuttosto pericolosa. Tra questi, quello che sicuramente rappresenta un pericolo nell’immediato è quello del tumore al seno.
Si tende a pensare che lo sviluppo di un tumore al seno sia una prerogativa di donne che hanno superato una certa età, sottovalutando il fatto che questo tipo di patologia può essere diagnostica, ed in maniera molto aggressiva, in donne relativamente giovani che non sviluppano un’efficace strategia di autopalpazione per la valutazione della presenza di possibili noduli a livello del seno.
Questo tipo di problematica coinvolge le donne di giovane età e le deve indurre ad affrontare una profonda riflessione relativamente alla possibilità di trovarsi, in età precoce, a dover combattere un tumore al seno. Gli esperti stanno cercando di agevolare consulti per donne e ragazze in giovane età per spiegare loro qual è l’età giusta per svolgere la prima mammografia.
L’età per la prima mammografia
La mammografia è un esame che sfrutta la tecnica della radiografia per arrivare ad indagare lo stato di salute del seno ed evidenziare la possibile presenza di noduli di natura maligna nelle zone solitamente interessate.
Questo tipo di controllo viene considerato come un presidio efficace per la prevenzione di un tumore al seno, viene da sé, quindi, che la mammografia debba essere svolta con cadenza periodica partendo da una determinata età. La natura radiografica della mammografia induce le pazienti ad una ulteriore riflessione, relativamente all’utilizzo di questo tipo di tecnica con cadenza troppo breve tra un esame e l’altro.
Più in generale è possibile affermare che non esiste un’età particolare e definita a partire dalla quale è utile potersi sottoporre periodicamente a mammografia. Solitamente, infatti, il test della mammografia serve come forma di accertamento quando, all’autopalpazione, viene ad evidenziarsi la presenza di noduli di origine incerta.
Gli specialisti tendono, quindi, a consigliare questo esame in casi particolari, ma sono propensi a consigliarlo, in ogni caso, a donne che hanno superato i 40 anni, cercando di mantenere una discreta attenzione verso lo sviluppo di un programma di autopalpazione efficace e regolare.
In questo tipo di casi, facendo seguire a questo un adeguato stile di vita, sarà possibile anche poter ritardare l’appuntamento con la prima mammografia, ad esempio, fino all’età di 50 anni.
Quest’ultimo appunto, tuttavia, deve essere sempre preso in considerazione se si è in grado di mantenere un proficuo dialogo con il proprio medico curante e, soprattutto, un periodico controllo, tramite palpazione, presso un esperto in questo campo, che potrà anche essere utile per definire meglio le tappe di avvicinamento relativamente all’età della prima mammografia.