A tutti sarà capitato di imbattersi in un medico, un infermiere o un farmacista all’affannosa ricerca di prodotti accatastati in ordine più o meno alfabetico tra mille cassetti e scaffali.
Una situazione che non si verifica di certo al Centro medico “Lazzaro Spallanzani” di via Fratelli Cervi a Reggio Emilia dove da alcune settimane è in funzione un magazzino “intelligente” per la catalogazione, la gestione, la ricerca e l’approvvigionamento di medicinali e dispositivi medici protesici utilizzato dall’equipe.
Il magazzino intelligente, nome tecnico “Smart Drawer” è stato realizzato dalla Tecnilab Group, azienda leader nella produzione e commercializzazione di soluzioni automatizzate che conta più di 1500 sistemi installati in tutto il mondo, soprattutto in Estremo Oriente, Stati Uniti e Svizzera. Quello dello Spallanzani è il primo in Italia installato nel settore sanitario e odontoiatrico, sia privato che pubblico. Nei giorni scorsi, il programma “Smart City” in onda ogni sera su Radio24 ha dedicato un’intera puntata proprio allo Spallanzani e al suo magazzino “intelligente” ospitando un’intervista del conduttore Maurizio Melis all’amministratore delegato dello “Spallanzani” Roberto Gallosti.
“Siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a dotarci di questo importante e innovativo strumento già sperimentato con successo negli ospedali svizzeri e giapponesi – commenta Gallosti – E’ un investimento fondamentale nel perseguimento del miglioramento continuo dei processi organizzativi: aumentare il valore percepito dal cliente, ridurre sistematicamente gli sprechi sono alla base della nostra strategia che ha come obiettivo primario, la riduzione del margine d’errore garantendo servizi sicuri e di altissima qualità. La cultura del ‘pensiero snello’ e il coinvolgimento dei collaboratori nei processi operativi, ci aiuta quotidianamente a ricercare soluzioni per ridurre i costi di non qualità creati dalle inefficienze. Questo ci chiedono i nostri clienti: prezzi accessibili ed aumento del valore percepito di servizi erogati”.
Il magazzino è pilotato da un computer che si interfaccia con la cartella clinica digitale della clinica. L’innovativa tecnologia è in grado di guidare l’operatore nelle operazioni di ricerca e raccolta dei prodotti indicando la posizione esatta nell’armadio automatizzato, attraverso un laser luminoso che identifica, senza margine d’errore la terapia farmacologica o il dispositivo protesico del cliente. L’accesso e il prelievo del contenuto personale del cliente avviene solo a seguito della registrazione dell’operatore sanitario, che si identifica con un badge personale sincronizzato con la piattaforma digitale interattiva.
Un modo per rendere, oltre che più efficiente e veloce, anche più sicura e monitorabile questa delicata operazione che, nelle cronache recenti a livello nazionale, è stata in alcuni casi fonte di atti criminosi (es. vedi il triste caso della cosiddetta “infermiera killer”).