Implantologia dentale avanzata

Il campo dell’implantologia dentale avanzata in odontoiatria è tra i più importanti nell’ambito della ricerca e dello studio per il progresso delle cure dentali. Quello dell’implantologia dentale rappresenta un grosso passo avanti verso una delle applicazioni più difficili in ambito odontoiatrico, la sostituzione del dente naturale e delle sue radici con un prodotto in grado di consentire al paziente di mantenere un tenore di vita assolutamente normale. Come nulla fosse cambiato nella sua bocca. La pratica della sostituzione dei denti venuti a mancare è spesso piuttosto difficile e particolarmente invasiva in determinati casi. Uno dei problemi più importanti riguarda la necessaria lavorazione che, nella zona dei denti mancanti, bisogna applicare ai denti naturali nelle vicinanze, con pratiche come la limatura per poter permettere il perfetto inserimento delle protesi. A tale disagio bisogna poi unire il problema dell’instabilità di molte protesi, dovuto al fatto di non essere perfettamente agganciate alla superficie della gengiva. L’implantologia dentale avanzata permette, invece, di poter assicurare, in maniera assolutamente salda, le protesi alla superficie grazie all’utilizzo dei perni in titanio perfettamente integrati con l’osso alveolare.

Quella dell’impianto di denti attraverso gli interventi di implantologia dentale avanzata è una pratica che necessita di estrema precisione ed è un metodo che il chirurgo odontoiatra sviluppa attraverso il passaggio di più fasi. Bisogna innanzitutto valutare quella che è la situazione clinica riguardo il paziente, per vedere se c’è, eventualmente, la presenza di patologie odontoiatriche come la parodontite (o parodontopatia), un’infiammazione nei tessuti parodontali che può portare alla perdita di denti in conseguenza di un indebolimento delle strutture dell’alveolo. Questo tipo di problematica può essere decisiva rispetto all’impianto, in quanto il più delle volte richiede un trattamento specifico per il ripristino di queste strutture. Un trattamento che, in determinati casi, può essere inutile perché troppo tardivo. Nella fase successiva, quella dopo aver appurato la perfetta salute dei tessuti dell’alveolo, vengono impiantati in maniera permanente i perni in titanio attraverso intervento di tipo chirurgico. Questi impianti necessitano di un periodo per permettere l’integrazione degli stessi con l’osso. Un periodo che è solitamente quantificato in tre mesi di tempo. Terminato il periodo di osteointegrazione si passa all’impianto del cosiddetto pilastro di guarigione (meglio noto come vite di guarigione), che precede l’istallazione della protesi vera e propria, il dente, che può essere strutturato principalmente attraverso l’utilizzo di due materiali differenti: lo zirconio, un metallo di transizione molto simile, per certi aspetti, al titanio; la ceramica, un prodotto meno recente ma sempre molto affidabile.