Che cos’è l’intervento con il laser ad eccimeri?
L’intervento con il laser ad eccimeri consiste in una procedura chirurgica avanzata che prevede l’utilizzo di uno strumento che si chiama laser ad eccimeri, allo scopo di correggere i difetti visivi.
Questa tecnica consente di operare sulla superficie dell’occhio in modo estremamente preciso, modificando la forma ed il potere della cornea allo scopo di migliorarne il funzionamento. Nel corso dell’intervento, vengono rimossi strati sottili della cornea con conseguente modificazione della curvatura e del potere focale, consentendo al paziente il recupero visivo.
La tecnica non è invasiva ed è caratterizzata da tempi di guarigione piuttosto brevi rispetto ad altri interventi. Il candidato ideale alla procedura dovrebbe avere più di 20 anni ed essere affetto da miopia lieve o moderata o astigmatismo. I principali effetti collaterali post-operatori sono temporanei e includono bruciore agli occhi, lacrimazione e visione offuscata per qualche ora dopo l’intervento.
L’intervento con il laser ad eccimeri può essere utilizzato per correggere una vasta gamma di difetti visivi tra cui miopia, astigmatismo e ipermetropia. La prima visita prevede la valutazione generale delle condizioni oculari del paziente da parte del medico oculista per determinare l’idoneità all’intervento chirurgico e discutere eventuali opzioni alternative disponibili.
Quali difetti visivi possono essere corretti con l’intervento con il laser a eccimeri?
L’intervento con il laser a eccimeri è una procedura chirurgica non invasiva che viene eseguita per correggere difetti visivi come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. Questa tecnica viene utilizzata per rimodellare la cornea e modificare la sua curvatura allo scopo di migliorare la sua capacità di messa a fuoco.
Questa tecnica avanzata con il laser ad eccimeri offre risultati soddisfacenti con un tempo operativo relativamente breve e tempi post-operatori ridotti. Per assicurarsi che la procedura sia eseguibile, i pazienti devono sottoporsi ad alcuni esami preliminari quali topografia della cornea, refrazione in dilatazione della pupilla, pupillometria al buio, conta delle cellule endoteliali della cornea, valutazione della secrezione lacrimale e vari altri test visivi, prima di decidere se questo trattamento è appropriato o meno.
Quali tecniche sono disponibili?
Ci sono diverse tecniche disponibili, ognuna delle quali ha le sue peculiarità e i suoi vantaggi. Le più conosciute e diffuse prevedono l’utilizzo del laser ad eccimeri, che consiste nell’utilizzo di un raggio di luce ad altissima precisione per rimodellare la superficie della cornea.
La PRK (Photo-Refractive Keratectomy) e la LASIK (Laser-Assisted Subepithelial Keratomileusis) seguono quasi lo stesso principio, ma differiscono per il modo in cui viene modificata la superficie della cornea. Ognuna di queste tecniche richiede un tempo di recupero diverso e presenta rischi diversi; quindi, è fondamentale scegliere con cura la procedura più appropriata in base alle necessità individuali.
Quali sono le caratteristiche necessarie per essere idonei?
L’intervento laser a eccimeri è una tecnica chirurgica utilizzata per correggere problemi visivi come miopia, astigmatismo e ipermetropia. Per essere idonei a questo trattamento, è necessario soddisfare determinate caratteristiche: prima di tutto, non sono ammessi pazienti con età inferiore a 20 anni; inoltre, l’occhio deve essere stabile da almeno 12 mesi ed è necessaria una buona salute oculare e generale.
Durante la visita preliminare saranno verificate le condizioni oculari del paziente per confermare o meno la possibilità di sottoporsi all’intervento.
Dolore post-operatorio: quale è l’impatto?
L’intervento con il laser a eccimeri, PRK/LASIK, è un trattamento chirurgico effettuato per correggere i difetti visivi. Si tratta di un intervento assolutamente sicuro ed efficace per la correzione dei difetti visivi come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia.
Un aspetto che non va sottovalutato nell’ambito di questo intervento è il dolore post-operatorio. Il grado di dolore percepito dipende molto da persona a persona e varia anche in base alla tecnica utilizzata durante l’intervento.
In linea generale, le sensazioni spiacevoli associate al post-operatorio sono lievi e possono interessare soprattutto il primo giorno dopo la procedura: bruciore agli occhi, prurito oculare o lacrimazione persistente.