La condizione legata alla presenza dell’ alluce valgo può rappresentare un problema anche piuttosto invalidante in molte persone.
L’alluce valgo tende a svilupparsi all’altezza del primo dito del piede e si caratterizza per una malformazione ed un dislocamento di alcune strutture ossee dello stesso.
Nello specifico è possibile classificare l’alluce valgo come quella malformazione che va a svilupparsi nel primo dito del piede a livello del metatarso e della falange e che spinge il dito stesso a spostarsi verso le altre dita del piede arrivando, a volte, in sovrapposizione rispetto a queste. La principale caratteristica patologica dell’alluce valgo, tuttavia, non è rappresentata dalla condizione di spostamento del dito e, quindi, da un semplice problema estetico, ma dalla condizione di dolore che questo spostamento provoca a livello del piede stesso.
Arrivare a sviluppare l’alluce valgo può essere la conseguenza diretta di problemi di natura differente, ed uno tra questi problemi è quello relativo all’utilizzo di calzature inadeguate, perché troppo rigide, oppure troppo strette in punta, tanto da arrivare ad esercitare una pressione molto forte sull’alluce favorendo, quindi, lo spostamento delle strutture ossee e l’avvicinamento di questo verso il secondo e terzo dito del piede.
La chirurgia percutanea per l’alluce valgo
Per molti anni è stato impossibile qualsiasi tipo di intervento efficace per il trattamento di quella che è, innanzitutto, una condizione piuttosto dolorosa ancor prima che un problema estetico.
Da qualche anno a questa parte la ricerca ha concentrato i suoi sforzi sull’individuazione di una metodologia di tipo clinico al fine di arrivare a fornire una buona soluzione a riguardo alle persone affette da questo problema.
Negli ultimi anni si è sviluppata la tecnica chirurgica percutanea, che consente di effettuare un’operazione per la risoluzione del problema dell’alluce valgo. Questo tipo di operazione è risultata piuttosto efficace e ha mostrato risultati molto soddisfacenti anche a livello estetico per gli individui che sceglievano di assecondarla come tecnica di intervento.
L’operazione all’alluce valgo tramite chirurgia percutanea consente di modificare l’aspetto legato alla comparsa della cosiddetta “cipolla”, cioè quella parte di osso che tende a sporgere verso l’esterno quando il dito asseconda la rotazione verso l’esterno. Proprio a questo tipo di struttura è legata l’efficacia della chirurgia percutanea come operazione per l’alluce valgo.
La precisione di questo tipo di intervento consente di sviluppare una tecnica specifica di natura mininvasiva, attraverso tagli di ridotta entità, e di lavorare direttamente sull’osso del metatarso, permettendo, quindi, di ridurre la distanza tra le falangi e riallineare il dito verso l’esterno, come da posizione naturale.
Questo procedimento verrà effettuato con l’utilizzo di una tecnica radiografica, che consentirà di visualizzare la zona da trattare senza dover incidere in maniera invasiva i tessuti.
Attraverso l’osteotomia la parte rimossa verrà frantumata in una sorta di impasto liquido che verrà fatto fuoriuscire dalla zona trattata attraverso il foro praticato per l’operazione all’alluce valgo.
La chirurgia percutanea si candida ad essere uno dei sistemi più utili per la risoluzione di un problema come l’alluce valgo.
La mininvasività di questa operazione consente di risolvere anche condizioni di alluce valgo piuttosto pronunciate.