In linguaggio medico per meglio definire la condizione legata alla carotide ostruita si usano i termini di stenosi carotidea.
Relativamente a questo tipo di patologia è possibile definire una carotide ostruita come quella condizione caratterizzata da un restringimento di parte della sede dell’arteria ed una evidente o meno capacità di portata del flusso sanguigno nella zona interessata da questo fenomeno.
La specificità della carotide ostruita è condizionata anche da una serie di caratteristiche che vanno a presentarsi in questo tipo di problematica. Tra le più importanti è utile segnalare gli sviluppi legati a questo tipo di patologia che, a seconda della portata della stessa, possono avere una natura piuttosto grave e portare il paziente fino al decesso.
Il processo legato alla carotide ostruita si traduce in sviluppo di problematiche come l’ischemia, quando va a caratterizzarsi per il mancato, parziale o totale, apporto di sangue ad un determinato tessuto od organo.
Le conseguenze di ischemie legate alla carotide ostruita vanno principalmente ad interessare il sistema aortico, specialmente a livello del torace, con lo sviluppo di condizioni di arterosclerosi in quelli che sono i vasi di conformazione più grande.
Tale problematica, nella grande maggioranza dei casi va a produrre effetti di natura piuttosto importante che si caratterizzano per una serie di lesioni di natura cerebrale che possono invalidare altamente il funzionamento ed il normale svolgimento dell’attività cerebrale stessa.
Le cause della carotide ostruita
Lo sviluppo di una problematica come la carotide ostruita può essere legato a molti fattori tra loro concomitanti ed intervenienti. Una serie di problematiche che guidano, poi, verso un sentiero unico che è quello dell’aterosclerosi.
L’aterosclerosi non è altro che una condizione infiammatoria che va a caratterizzare la zona dell’intima in seguito allo sviluppo di accumuli di natura lipidica all’interno dell’arteria.
Nello specifico, soprattutto nelle arterie di grossa portata, va a svilupparsi quello che viene chiamato ateroma. Ovvero la formazione di uno strato di natura fibrolipidica, come una vera e propria placca, che va ad interessare la sede arteriosa rendendo più difficoltoso il deflusso di sangue nel sistema circolatorio, così da provocare danni di natura permanente o meno a livello di diversi organi privati dell’ossigeno che entrano in stato necrotico. Così come accade ai tessuti.
In considerazione dell’ateroma è utile dire che questo può essere scatenato da differenti e molteplici fattori esterni che, in combinazione o meno, possono risultare decisivi in questo tipo di processo. A guidare direttamente alla condizione della carotide ostruita, dunque, è possibile annoverare condizioni esterne come le conseguenze dirette del fumo, che può agevolare lo sviluppo di problematiche a livello arterioso e nel sistema circolatorio in generale. Oppure a quelle relative all’obesità.
Una condizione che porta ad un deciso aumento di sostanze lipidiche nel sangue che possono risultare decisive nella formazione di ostruzioni a livello arterioso.
La problematica della carotide ostruita può essere poi legata ad ulteriori fattori esterni che caratterizzano lo stile di vita occidentale degli ultimi decenni, come: la sedentarietà, le condizioni di ipertensione e quelle legate all’invecchiamento ed a patologie come il diabete.
Tutti fattori che possono risultare decisivi nello sviluppo di problematiche legate alla carotide ostruita.