Molte persone denunciano problemi allergici e di allergia al nichel, un tipo di materiale utilizzato frequentemente per la produzione di vari oggetti di uso comune che, nell’arco di una giornata, vengono spesso a contatto con la pelle. Un esempio sono le monete, il cui solo contatto provoca irritazioni e arrossamenti in molte persone. Si tratta di una problematica che può presentarsi in forma modesta, caratterizzandosi con semplici arrossamenti, oppure in forma più acuta e relativamente dolorosa.
Nel caso di allergia al nichel si parla di dermatite allergica, proprio perché la più comune conseguenza di questo tipo di problematica si evidenzia subito a livello del derma. Questo fenomeno è caratterizzato dalla comparsa di bolle più o meno evidenti che tendono a persistere sui tessuti causando prurito più o meno accentuato. Queste bolle vanno poi a sviluppare vescicole che hanno la tendenza a lesionarsi producendo la formazione di croste più o meno evidenti. L’allergia al nichel, e le problematiche che questa tende a sviluppare, vanno a condizionare la quotidianità degli individui e con il passare del tempo tendono a formare strati piuttosto spessi di pelle, con tendenza necrotica, nella zona più interessata da questo tipo di fenomeno
Uno dei casi più particolari di allergia al nichel, specialmente in soggetti colpiti in maniera molto evidente, è quello relativo alla presenza di nichel negli alimenti. Essere allergici al nichel significa dover evitare una discreta quantità di alimenti. Con un’ulteriore complicanza: non è semplice individuare quali sono gli alimenti, anche in base al livello di reazione allergica, che contengono nichel e che possono essere potenzialmente pericolosi.
Combattere l’ allergia al nichel con una dieta di esclusione
La mancanza di un quadro generale certo sull’interazione tra alimentazione ed allergia al nichel, soprattutto riguardo la coltivazione di cibi spesso piantati e cresciuti su terreni piuttosto ricchi di nichel, non può fornire una risposta precisa su quelli che sono gli alimenti che devono essere preferiti per non incorrere in problematiche allergiche. In questo senso, l’intervento specifico degli esperti si sta concentrando sulla programmazione di diete di esclusione, cioè di programmi dietetici che considerino il consumo di un certo tipo di cibi per un determinato periodo di tempo, per valutare quali tra queste possono incidere maggiormente nel causare allergia al nichel.
Sotto questo punto di vista, non facendo distinzione tra cibi coltivati o alimenti da allevamento, è possibile poter escludere alimenti animali, come alcuni tipi di pesci, tra questi è il caso di limitare o interrompere il consumo di aringhe, oppure di alcuni alimenti di origine vegetale, tra i quali anche il cacao o le margarine di produzione vegetale. Molti specialisti tendono ad inserire in queste specifiche diete di esclusione piante come gli spinaci o alcuni tipi di legumi. Tutti prodotti che hanno mostrato un certo tipo di reazioni allergiche per la presenza di nichel e che hanno dimostrato di agire in questo senso anche se coltivati in terreni piuttosto poveri di questo tipo di sostanza.
L’allergia al nichel può risultare molto fastidiosa a molti livelli nella sua interazione con l’organismo. Uno dei sistemi più efficaci per evitare problemi seri per l’allergia al nichel è quello di consumare una diete di esclusione stando attenti a mangiare solo alcuni alimenti.