Se c’è una patologia che va curata attraverso un rigoroso rispetto di quelle che sono le terapie prescritte questa è l’asma. L’infiammazione delle vie respiratorie può essere cronica e può portare a condizione di irreversibilità quando questa ostruzione viene a presentarsi a livello bronchiale.
I trattamenti contro i problemi respiratori che caratterizzano l’asma vengono sviluppati attraverso l’utilizzo di farmaci come i broncodilatatori anticolinergici che agevolano il rilassamento del tessuto muscolare bronchiale, nel caso di ostruzione bronchiale, e favoriscono la dilatazione delle vie respiratorie.
Indispensabile, quindi, che questo tipo di terapie vengano rispettate dai pazienti che soffrono di forme anche gravi di asma. Così non è, in molti casi. Solo 3 pazienti su 10, infatti, hanno bene in mente l’importanza della terapia.
La ricerca portata avanti da Gfk Eurisko ha chiarito i contorni, per quel che riguarda i numeri, della totale mancanza di conoscenza effettiva dell’importanza o meno della patologia da parte dei pazienti.
Questa ricerca ha evidenziato alcuni aspetti incoraggianti nel trattamento di questa patologia, ma anche parecchie distorsioni, soprattutto nello sviluppo della terapia curativa. Il primo numero che salta all’occhio è quello relativo alla percentuale di persone che ha sviluppato una terapia specifica per la cura dell’asma, il 90%, che rappresenta un risultato incoraggiante, in quanto chiarisce come i pazienti siano interessati a curare questo tipo di problematica.
Altri numeri usciti fuori dall’indagine, tuttavia, chiariscono come l’asma sia una patologia poco conosciuta o erroneamente valutata da chi ne soffre. E’ un problema che va a colpire oltre 3 milioni di italiani, ma sono evidenti le distorsioni rispetto a un fenomeno così diffuso.
Un paziente su quattro, infatti, non mostra di conoscere i reali pericoli relativi a questa patologia, di fatto sottovalutando quelli che possono essere gli effetti di un’asma dall’elevata severità, mentre sull’altro piatto della bilancia c’è un paziente su quattro che tende a valutare erroneamente con i caratteri della severità le forme di asma meno aggressiva.
La confusione dei pazienti è ben evidente attraverso un altro dato: circa il 50% di quelli sottoposti a cure tramite terapie tende a non rispettare alla lettera le indicazioni dello pneumologo. Esistono numerosi casi, infatti, di pazienti che tendono a non rispettare le indicazioni sulle tempistiche per l’assunzione dei farmaci. Molti di loro tendono a non dare alcuna aderenza alle terapie contro l’asma, eliminando o limitando l’utilizzo dei farmaci e sospendendone l’utilizzo appena questi forniscono un qualche beneficio per la propria salute. Un dato preoccupante è quello relativo alla mancanza di aderenza in caso di asma grave, che tende ad attestarsi comunque intorno al 50%, un numero troppo elevato come evidenziato dagli allergologi e pneumologi esperti nel campo.